Nel corso della riunione dei Presidenti delle Federazioni tenutasi a Roma il 23/4/2005 il Commissario Straordinario AeCI Arch. Giuseppe Leoni ha informato delle intenzioni dell'AeCI a proposito delle quote federative dovute dalle Federazioni all'AeCI stesso.

Ancorchè preliminare, l'informazione è assai oncoraggiante perchè le quote sono decisamente popolari, essendo interesse dell'AeCI promuovere il meccanismo delle Federazioni favorendone l'avviamento: ciascuna Federazione sarà quindi soggetta annualmente al pagamento di una quota fissa di 300 Euro, più una quota variabile in fasce proporzionali al numero di Associazioni affiliate (da 100 a 700 Euro), più una quota variabile da 0,30 a 0,50 Euro per ogni praticante appartenente alle Associazioni affiliate. Ad esempio la FSIVA dovrebbe, allo stato attuale, sborsare meno di 1000 Euro all'anno.

Inoltre l'AeCI riconosce il valore dei risultati sportivi ottenuti in campo internazionale, decurtando le quote alle Federazioni che vincano medaglie nei Campionati Europei o Mondiali di specialità.

Quindi le preoccupazioni di molti sono state fugate: anche dovendo ribaltare i costi delle quote federative sulle Associazioni affiliate, ogni Federazione graverà assai poco sulle loro casse, il cui contenuto potrà quindi essere destinato agli scopi eminentemente istituzionali.